I VOCABOLI DEL TERRORISMO

Il periodo storico che stiamo attraversando è connotato dall’apertura, dall’ampia circolazione di beni, di abitudini, di conoscenze, di modi di parlare e maniere di vivere. Scambi profondi che tangono nel bene o nel male, le vite di ognuno. Sulla scia di questa condivisione mondiale che tocca qualunque argomento, purtroppo anche per il terrorismo, ormai argomento quotidiano sui giornali, sui social, in tv, e in radio, si è creato un vocabolario. Parole rubate, perlopiù alla quotidianità pacifica del mondo, sempre più numerose, specifiche e impossibili da ignorare.
A come ACTIVE SHOOTERS
Gli attacchi e gli attentati che stanno connotando il mondo occidentale nell’ultimo periodo presentano, in molti casi, modus operandi sostanzialmente comuni tra i così detti Active shooter (AS) e gli Homegrown terrorist (HT).
Un breve esame del fenomeno può prendere le mosse dall’osservazione che le due declinazioni criminali fanno parte della più generale categoria definita “omicidio”. L’Active shooter (AS) e gli Homegrown terrorist (HT) rappresentano due modi di uccidere, ed in particolar modo di uccidere più persone.
In criminologia il fenomeno degli assassini multipli è stato ascritto alle categorie dei Mass Murderer o killer, Spree e Serial killer.
Secondo la definizione adottata dall' FBI sin dal 1979:
- MASS MURDERER, "Assassino di Massa": uccide 4 o più vittime nello stesso luogo e in un unico evento. Di solito il soggetto non conosce le proprie vittime e la scelta è generalmente casuale;
- SPREE KILLER o "Assassino Compulsivo": uccide 2 o più vittime in luoghi diversi in un’escalation che può essere anche molto veloce e in uno spazio di tempo che può dunque essere molto breve. Questi omicidi, spesso, hanno un’unica causa scatenante e sono tra loro concatenati in un certo periodo; anche in questo caso, il soggetto non conosce le vittime e, dato che non nasconde le sue tracce, viene catturato o comunque neutralizzato con ragionevole certezza e relativa facilità operativa;
- SERIAL KILLER ("Assassino Seriale"): uccide 3 o più vittime in luoghi diversi e con un "periodo di intervallo emotivo" (cooling-off time) fra un omicidio e l'altro. In ciascuna azione, il killer può uccidere più di una vittima; può colpire a caso oppure scegliere accuratamente la vittima; spesso è pervaso dalla sensazione di non poter essere neutralizzato.
E’ evidente come spree e mass killing siano modalità ampiamente riscontrabili nelle azioni di AS e HT.
Da un compendio di
Davide Mantovan
Docente presso la Scuola di Etica e Sicurezza