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DONNE
CONTRO CORRENTE

di Claudio Barnini

È un libro che racconta le cronache di leadership femminile.

Carriera più lenta, soffitti di cristallo molto più spesso, quasi antiproiettile, redditi inferiori, maggiori discriminazioni sono lo scenario che si apre alle donne nel mondo del lavoro.

Per valorizzare il capitale femminile è necessario ribaltare il modo di pensare attuale, l’ideologia mainstream, ma il cambiamento è un processo che implica dispendio energetico, è faticoso, impegnativo, costringe a uscire dalla propria zona di comfort.  E’per questo che le rivoluzioni culturali sono in genere lente e faticose.

Raccontano con generosità le loro esperienze lavorative e di vita: Paola Guerra (Scuola Internazionale Etica & Sicurezza), Francesca Patellani e Raffaella Temporiti (Accenture), Sabrina Corbo (Green Network), Barbara Pepponi e Laura Roscioni (Groupama Assicurazioni), Carola Salvato (Havas Life Italy), Michela Battistini e Paola Zogno (INCICO), Germana Giorgini (Manifatture Sigaro Toscano), Giuliana Bianchini (Mediaset), Cinzia Farisé (Prysmian GROUP), Manuela D'Onofrio (UniCredit). Lilia Alberghina (Università Bicocca), Chiara Cocchiara (Eumetsat), Francesca Pasinelli (Fondazione Telethon), Mara Tanelli (Politecnico di Milano), Giulia Veronesi (Irccs San Raffaele).

“L’obiettivo della mia vita non è stato quello di fare carriera. Mi era chiaro fin dai tempi dei miei studi alla Bocconi: il mio goal non sarebbe mai stato rappresentato da una posizione di potere. Chi lo avrebbe mai detto, le cose sono poi andate in maniera diversa e il mio è stato spesso un cammino su un sentiero di responsabilità in cui la presenza maschile è stata decisamente più evidente di quella femminile. Ero ambiziosa sì, ma nel migliorarmi, nel crescere, nel trovare nuovi stimoli. Mi sono appassionata di un ambito, quello della sicurezza e della gestione delle crisi, che a quei tempi era davvero agli inizi, o per lo meno non era solcato da strade che portano al successo come può essere un percorso di studi in finanza o marketing. Ho scelto la strada tortuosa, insomma, quella poco battuta. D’altra parte il dna non mente, sono nipote di un Generale di Polizia e figlia di un Ufficiale di Marina, i temi della sicurezza, delle regole, del rispetto e della giustizia fanno parte di me, da sempre…”

 

Paola Guerra in Donne Controcorrente

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