Trovare e trattenere i talenti della Security aziendale: una sfida strategica
- Luca Sartori

- 3 giorni fa
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Nel mercato del lavoro italiano il tema della ricerca di talenti è sempre più critico: secondo il rapporto ManpowerGroup 2025, il 78% delle aziende fatica a trovare candidati con le competenze necessarie. E non è solo una questione di numeri. Il mismatch tra ciò che le imprese cercano e ciò che il mercato offre riguarda soprattutto ruoli specialistici e manageriali per la sicurezza aziendale, in cui le responsabilità sono sempre maggiori e più complesse, ma il riconoscimento del ruolo non sempre cresce di pari passo.
In Scuola Internazionale Etica & Sicurezza, supportando grandi aziende nel recruiting di profili per la Security, osserviamo con chiarezza questo divario: trovare persone qualificate è difficile, e lo è ancor di più trattenerle nel tempo.
Le criticità emergenti
Il problema inizia spesso dalla definizione del ruolo. I job title nel mondo della sicurezza sono talvolta poco chiari, sovrapposti, non in linea con le effettive mansioni, e con responsabilità che spaziano dalla sicurezza fisica alla gestione delle crisi, fino alla protezione degli asset e alla continuità operativa. Questa confusione genera ambiguità nella comunicazione esterna e potrebbe scoraggiare i professionisti che cercano lavoro.
A ciò si aggiunge un frequente disallineamento tra complessità del ruolo e retribuzione offerta. Figure che devono coordinare team, presidiare rischi globali e gestire crisi vengono inquadrate con RAL non competitive rispetto al mercato o con percorsi di carriera poco strutturati.
La retention diventa così un ulteriore nodo: i professionisti motivati cercano contesti che valorizzino le loro competenze, offrano formazione continua e riconoscimento strategico. Ma se l’attività di Security è percepita solo come un costo, l’interesse cala rapidamente.
Infine, il mercato dei talenti è limitato: servono competenze ibride – tecniche, gestionali, relazionali – che combinino capacità operative e visione strategica. Una combinazione rara, ma che risulta sempre più indispensabile.
Come invertire la rotta
Per affrontare queste sfide, si dovrebbe prima di tutto pensare alla Security non come a un costo, ma come a un’opportunità strategica. È importante partire dal ruolo stesso: chiarire titoli, responsabilità, obiettivi e differenziare ciò che è operativo da ciò che è strategico aiuta i candidati a capire davvero che cosa è richiesto loro, qual è il loro contributo e come si collocano all’interno di un sistema chiaro e coerente.
Allo stesso tempo, è fondamentale valorizzare chi già lavora in funzione Security: percorsi di carriera chiari, formazione continua e opportunità di crescita interna non solo attraggono nuovi talenti, ma riducono il turnover e consolidano competenze chiave. La funzione deve anche essere visibile all’interno della governance aziendale, con budget dedicato, obiettivi misurabili e un riconoscimento chiaro del suo contributo alla resilienza aziendale.
In parallelo, bisogna poi agire con più forza sulla comunicazione esterna e l’employer branding, raccontando all’esterno la complessità e l’importanza della Security, la possibilità di crescere professionalmente e di contribuire in maniera concreta alla protezione delle persone e degli asset.
Uno sguardo al futuro
Crediamo che la ricerca di talenti nella Security non sia solo una questione di mercato, ma di visione aziendale e cultura organizzativa. Investire su persone qualificate significa investire nella capacità dell’azienda di prevenire, reagire e crescere in sicurezza. I ruoli nella Security possono essere delicati, altamente specializzati e spesso difficili da individuare sul mercato. Trovare il candidato giusto non è semplice: richiede comprensione del contesto, chiarezza sulle responsabilità e capacità di attrarre profili motivati. Eppure incontriamo molti candidati, soprattutto giovani, desiderosi di realizzare i loro sogni professionali in aziende importanti.
Forse allora la domanda più importante che le imprese dovrebbero porsi è: “Come possiamo rendere la sicurezza ancora più “attraente” e le funzioni di Security luoghi di crescita e significato per chi vi lavora?”




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