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Editoriale di Dicembre 2021

Siamo giunti alla fine di questo 2021, un anno che ci ha chiesto ancora tanto senza darci le sicurezze e la serenità che stavamo aspettando. Siamo ancora qui. Cristallizzati, a volte, nella sindrome della capanna che lavora sulle nostre esitazioni, sulle prudenze, che ci racconta la storia di ciò che è stato. Accesi, altre volte, dal nuovo che avanza a grandi passi e che ci restituisce il nostro essere vivi con forza sorprendente e con promessa risoluta.

Smettere di aver paura. Sento che questo, forse, è uno dei temi più importanti di questo periodo, di quest’anno che arriverà, foriero di nuovi propositi e di vecchi timori.

Ancora una volta mi torna in mente la metafora del buio e della luce, le immagini si presentano nitide: sono in macchina, mentre vado all’Aquila per l’emergenza del terremoto e alla fine del tunnel del Gran Sasso che mi sembra lunghissimo, un corridoio buio nella pancia della montagna, nel cerchio di luce che si apre alla vista appaiono le cime innevate dei monti che diventano scintilla di entusiasmo nei miei occhi; l’altra immagine è quella del mio giardino in inverno, quando tutto sembra fermarsi, spoglio di vita e di colore, per riaccendersi solo qualche mese dopo con intensità nuova e inaspettata.

Il buio serve, questo mi dico ogni volta che lo attraverso. Ma devo aggiungere che il buio serve purchè sia preambolo di luce e di rigenerazione. Come fu per il prigioniero della caverna di Platone o come è stato per i simpatici personaggi di Croods, i cavernicoli terrorizzati da ciò che esisteva fuori dalla caverna che era sinonimo di pericolo.

Il buio prepara alla luce e insegna il coraggio. La paura è solo uno stato passeggero, è ciò che contraddistingue il passaggio dall’ombra alla luce, ma quando riusciamo a illuminare il percorso la paura esorta il coraggio e riaccende volontà e perseveranza e sì, è proprio allora che diventiamo persone nuove. Persone che fanno ciò che ancora non hanno mai fatto, che dicono ciò che ancora non hanno mai detto e osano ciò che non hanno mai osato.

Questo abbiamo cercato di fare con i progetti di consulenza e di formazione della Scuola Internazionale Etica & Sicurezza in questo 2021, mettere luce dove c’era ombra, portare calore dove c’era distacco, illuminare per affrontare l’incertezza del cambiamento con visione e competenza.

Si rafforza la mission della nostra Scuola e del Centro Studi, quella di sostenere e far crescere i professionisti della sicurezza, dell’HR e del Welfare perché possano diventare ambasciatori di sicurezza e benessere nelle aziende e, perché no, nella vita.

Buona luce a tutti per il 2022.

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