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Essere pronti. Sempre.

Marzo si chiude con una serie di appuntamenti importanti per chi si occupa di sicurezza e benessere delle persone e della società. La celebrazione dei diritti delle donne, occasione molto importante per promuovere le campagne contro la violenza di genere, la Giornata Mondiale dell’Acqua, che ci riporta ai temi di sicurezza ambientale, e la celebrazione dell’anniversario della pandemia di Covid19, evento che ci ha costretto a modificare la cornice all’interno della quale normalmente inserivamo piani e strategie di crisi: nel nuovo frame non si tratta più di essere pronti all’emergenza, ma di essere pronti sempre, perché le emergenze non si avvicendano più, oggi si sovrappongono.  


Per questi motivi il mio pensiero in questo inizio di aprile vuole soffermarsi sulla necessità di fare rete, formarsi, informarsi e adoperarsi non più per eventi inaspettati, ma per la gestione permanente di eventi critici continui. Se prima parlavamo della necessità di avere la consapevolezza di ciò che può accadere, oggi parliamo di cognizione, da cognoscere, intendendo l’insieme di informazioni e conoscenze acquisite attraverso l’esperienza e lo studio, ciò che ci consente di governare le crisi riducendo per quanto possibile gli effetti collaterali. Tre A ci vengono in aiuto: analisi, ascolto ed azione, tre parole che consentono di analizzare e tradurre in comportamenti le lezioni imparate. Aziende e società devono essere pronte, sempre, questa deve diventare la priorità su tutte, la conditio che consente di poter operare in un mondo che è in perenne cambiamento. Di questi temi abbiamo parlato anche all’evento Asis Europe 2024 From Risk To Resilience, tenutosi a Vienna dal 20 al 22 Marzo scorsi.


Negli ultimi 10 anni abbiamo dovuto fronteggiare la crisi economica più difficile dagli anni ’30, la pandemia più grave dal 1919, la crisi ambientale più preoccupante dell’ultimo secolo e la crisi geopolitica europea più minacciosa dalla fine della guerra fredda. 

E in questo scenario si inseriscono eventi molto vicini a noi, come l’attentato di Mosca, un attacco al cuore della Russia in cui hanno perso la vita 137 persone e 180 sono rimaste ferite, attacco ripreso da video in cui si vedono uomini armati mentre danno la caccia alle persone. Crisi e contrasti ideologici, sociali e religiosi creano un regime di paura e terrore in cui i cittadini perdono la fiducia nelle istituzioni e nelle strutture preposte alla sicurezza.

Nulla di tutto questo potrà però fermare il genere umano, nulla di tutto questo fermerà la modernità e lo sviluppo tecnologico, digitale e umano, nulla di tutto questo sarà una barriera insormontabile per la costruzione di nuovo valore. Perché questo sappiamo fare e abbiamo sempre fatto nella storia: contrastiamo gli ostacoli, promuoviamo lo sviluppo e utilizziamo le lezioni imparate. 


E sarà di nuovo rinascimento e sarà ancora primavera. 

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