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Il diritto di credere nel Futuro

Una donna uccisa ogni tre giorni e l’8 marzo a ricordarci di celebrare le donne e la loro storia di riscatto ed emancipazione. Cosa fare? Cosa dire? Ogni anno le riflessioni si assomigliano tanto da lasciare un vuoto di senso, come se nessun reale miglioramento fosse possibile. Una società cristallizzata nella violenza di genere. Una fotografia delle donne ancora manipolate, sminuite, maltrattate, molestate. 


In questo scenario inaccettabile è proprio la donna a non perdere mai la speranza, ad accettare un ultimo pericoloso appuntamento nell’illusione di trovare una riappacificazione, a non denunciare la molestia sul lavoro nell’errata convinzione che, forse, l’episodio non sia poi così grave, a registrare l’ennesimo ‘stai zitta’ con la superiorità di chi pensa di vincere la guerra, non la battaglia.


Eppure la triste constatazione è che non si stanno vincendo le battaglie e tantomeno le guerre. Siamo ancora qui, sole, a sentire dibattiti, a festeggiare anniversari e celebrare le donne che ce l’hanno fatta, non importa quante poche siano e a quale costo in termini di vita personale e professionale.


Tra le pochissime donne celebrate quest’anno con il premio ‘Le Ragioni della Nuova Politica’ per l’alto impegno sociale e civile dimostrato, mi sono chiesta, con tristezza e commozione, perché siamo ancora così poche nonostante le tante donne meritevoli che ho occasione di incontrare e apprezzare ogni giorno della mia vita.


E quindi il mio pensiero per questo 8 marzo è dedicato alle mie amiche, alle nostre figlie e nipoti, a tutte le donne del pianeta perché finalmente escano dalla loro solitudine e si prendano cura di se stesse. E’ questo l’unico modo per dire basta, per smettere di accettare compromessi e per ritrovare la fiducia in noi. La soluzione non è oggi, ma sarà domani, ed è interamente affidata alle nuove generazioni che noi potremo accompagnare con gentilezza e determinazione. 


Per fare cultura ho fortemente voluto il progetto A DIFENDERSI SI IMPARA, uno strumento a disposizione della società e delle aziende che desiderano mettere a terra le parole e concretizzare le promesse che riempiono i dibattiti dell’8 marzo. Un progetto dedicato alle donne di oggi in grado di migliorare la consapevolezza, di tutte e di ognuna, e sbloccare l’impegno verso le donne di domani.


Giovani donne che incontreranno giovani uomini per camminare, insieme, al di fuori dei binari della differenza di genere, degli stereotipi, della violenza e delle molestie.

  

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