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Il Professionista di Security: una risorsa a valore garantito

Molto spesso sentiamo parlare del concetto di Sicurezza integrata come attività che, se eseguita correttamente, si trasforma in un valore economico di ritorno al servizio degli organi decisionali.


Ma questo perché è importante portarlo all’attenzione oggi e perché è fondamentale farlo comprendere? È lo scenario attuale stesso che ci permette di integrare l’analisi.


Il mondo vive, e non c’è bisogno di questo articolo per comprenderlo, in un contesto di “Permacrisi” dove lo scenario economico è caratterizzato da forti oscillazioni e molto spesso influenzato dal percepito che si trasforma in mancanza di fiducia nel sistema monetario e finanziario che, unito ai fattori strutturali attuali che generano crisi, fanno sì che l’esigenza di armonizzare le spese e di conseguenza gli investimenti diventi una necessità primaria allo stato attuale per le aziende e in particolare modo per determinati settori.


Facendo un parallelismo di scenario è notizia di questa settimana che il segretario al Tesoro Usa ha lanciato un messaggio diretto al Congresso in cui ha “spiegato” che il debito pubblico statunitense starebbe per mettere a serio rischio la liquidità dello Stato stesso.


La Yellen ha infatti confermato che il Tesoro esaurirà le risorse “entro l’inizio di giugno, e potenzialmente già l’1 di giugno”, con un eventuale rischio sovrano sul debito degli Stati Uniti salito a livelli record.


Secondo JP Morgan c’è un 10% di probabilità di un default tecnico che duri 3-4 giorni prima che venga trovata una soluzione, il 10% di probabilità che un accordo venga raggiunto negli ultimi giorni prima della scadenza e l’80% di probabilità che un accordo venga concluso entro due settimane dalla data di scadenza sul default tecnico. La stessa JP Morgan però ha tenuto a specificare che l’ipotesi di un default tecnico è un evento a bassa probabilità.

Questa situazione potrebbe essere replicabile a breve per l’Europa ed in particolare per lo Stato Italiano considerato da molte agenzie di Rating come avente un debito pubblico “esplosivo”.


E qui ritorniamo al concetto di percepito che dalle persone si trasferisce ovviamente alle aziende e questo va in direzione di quello che è il fine principale di queste ultime, ovvero il durevole soddisfacimento dell’interesse economico dell’imprenditore, degli azionisti e degli interessi economici dei soggetti a vario titolo legati all’azienda. La capacità di rispettare nel tempo i molteplici e delicati equilibri economici, che caratterizzano la gestione aziendale, tende ad assicurare le condizioni tali per cui i ricavi della gestione caratteristica coprano in misura adeguata i costi derivanti dall’acquisizione dei fattori di produzione.


E qui le figure del Security e Safety manager hanno la priorità di combinare in maniera ottimale questi fattori che si tramutano nella capacità di attuare investimenti volti a ridurre la probabilità e l’impatto di un evento dannoso per l’asset aziendale, unita ai benefici che quell’investimento in sicurezza riescono a generare. Proprio dalla parola Manager e dal ruolo sempre più integrato che i professionisti della Security hanno in azienda, si tramuta come determinante il principio funzionale del ROI (Return On Investment o ritorno) sull’investimento in tecnologie, risorse umane o di compliance funzionale a ridurre i rischi, quindi la capacità di esprimere quanto rende il capitale investito in quell’azienda.


Tra le skills maggiormente funzionali e da sviluppare quindi per chi si occupa di sicurezza in azienda, quella fondamentale è esprimere in numeri concreti l’effettivo beneficio di ritorno per l’azienda sugli investimenti effettuati commisurati alla capacità di costruire un budget adeguato ai rischi che la tipologia di asset richiede.


In questo senso, l’articolo 52 della legge regionale 3 marzo 2023 della regione Friuli Venezia Giulia fa riferimento al “Security manager regionale per le infrastrutture critiche regionali”, conforme alla norma UNI 10459, debitamente certificato; riconoscendo ufficialmente la figura del Security manager.


Questo va letto nella direzione che anche gli organi istituzionali stanno comprendendo la valenza di questa figura, fondamentale per preservare il capitale umano, ma anche in funzione di creare valore e resa sul capitale investito, in un contesto caratterizzato da incertezza economica.


La strada sembra portare ad una figura che sarà sempre più riconosciuta e valorizzata nel mondo lavorativo; sta ora ai professionisti della Security incanalare nella maniera corretta, tramite acquisizioni di competenze Finance*, professionalizzando e dando valore in maniera definitiva a quella parola “Manager”, per inserirsi nei tavoli decisionali e prendere consapevolezza e autorevolezza dell’importanza strategica che essa ricopre per un’azienda.





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